Parco dei Mughetti

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21/10/2021 - Disponibili i risultati dello studio sulla presenza di Cerambyx cerdo e Osmoderma eremita nel Bosco Borromeo di Origgio

Un monitoraggio condotto nell’estate 2020 nel Bosco Borromeo di Origgio aveva rilevato l’abbondante presenza di Cervo volante (Lucanus cervus). Durante l’estate appena trascorsa, invece, è stata ricercata la presenza di Cerambice della quercia (Cerambyx cerdo) e Scarabeo eremita (Osmoderma eremita), due rari coleotteri saproxilici elencati negli allegati della Direttiva “Habitat” dell’Unione Europea.
Nella Pianura Padana le popolazioni di questi insetti sono in drastico calo e presentano una distribuzione frammentaria, a causa dell’ormai scarsa presenza di foreste vetuste, ricche di legno morto e cavità. Esempi di queste foreste sono il Bosco Fontana di Mantova e alcuni boschi del Ticino e delle Groane, che presentano condizioni ecologiche parzialmente riscontrabili anche nel Bosco Borromeo di Origgio, ovvero la presenza di querce secolari e l’abbondanza di legno morto.
Questa recente ricerca, condotta da naturalisti esperti tramite l’utilizzo di trappole attrattive collocate in punti strategici del bosco, ha portato al ritrovamento di un solo esemplare di Cerambyx cerdo e di nessun esemplare di Osmoderma eremita. Nel primo caso, si può affermare con certezza la presenza dell’insetto all’interno del Bosco, senza però ottenere una stima dell’entità della popolazione e quindi dello stato di conservazione. Nel secondo caso, invece, si può definitivamente accertare l’assenza del coleottero, molto probabilmente per la carenza di piante habitat con cavità e per l’isolamento territoriale del Bosco Borromeo rispetto ad altre foreste vetuste. Tuttavia, durante lo studio sono stati rinvenuti altri coleotteri saproxilici, appartenenti a ben 12 diverse specie. Tra queste la più importante è Calambus bipustulatus, che è classificata come vulnerabile nella lista rossa italiana redatta dall’I.U.C.N. (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura).
Concludendo, i risultati dell’indagine hanno contribuito ad accrescere la conoscenza scientifica di uno degli ambiti di maggiore interesse naturalistico del Parco, nonché a fornire delle importanti indicazioni per una gestione forestale rispettosa delle esigenze di conservazione della biodiversità.

La relazione del monitoraggio è disponibile nella sezione Ricerche e progetti del sito web.
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