Parco dei Mughetti

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28/11/2017 - Fruizione del Parco con maggiore attenzione alle coltivazioni

Il territorio del Parco dei Mughetti ha, per la maggior parte, una destinazione agricola: le coltivazioni più diffuse sono quelle cerealicole (mais e frumento in primis) e foraggere (prati da sfalcio). Recentemente si stanno diffondendo anche le orticole a pieno campo, destinate alla vendita a chilometro zero. Sono pochissimi o quasi assenti, invece, i terreni incolti, ben riconoscibili per il fatto che sono occupati da erbe infestanti o rovi.
In questo periodo autunnale i campi si trovano in diverse condizioni: ce ne sono a riposo, come per esempio i prati o i terreni con le stoppie, arati o seminati per la prossima stagione vegetativa. In questo ultimo caso, la semina potrebbe essere avvenuta “su sodo”, ovvero senza una precedente lavorazione meccanica: agli occhi dei meno esperti il terreno si presenta come a riposo, perché l’avvenuta semina si può riconoscere solo quando la coltura inizia ad emergere.
Appare evidente come si debba prestare la necessaria attenzione quando, durante un’escursione nel Parco, si decide di addentrarsi nei terreni agricoli. Come riportato nel Regolamento del Parco, infatti, “la circolazione pedonale è libera, con esclusione delle aree delimitate, coltivate o recintate e nel rispetto della proprietà privata; la circolazione in bicicletta e a cavallo è limitata a itinerari a ciò predisposti ed alle strade comunali, consorziali, vicinali ed interpoderali”.
Si consiglia quindi di seguire sempre i percorsi segnalati e di mantenersi sulle strade di campagna, rispettando così il lavoro degli agricoltori e la proprietà privata. Questo consiglio è rivolto anche a chi passeggia nel Parco con il proprio cane, che va mantenuto al di fuori dei terreni con colture in atto.
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